Progetto finanziato nell'ambito del POR Puglia 200-2006 - Misura 6.2 "Promozione dell'internazionalizzazione"
"Promozione dell'internazionalizzazione delle produzioni delle produzioni tipiche d'eccellenza OLIO e VINO" del distretto Agro-alimentare di qualità dell'Area Jonico - Salentina.
Area obiettivo: USA e RUSSIA.

venerdì 20 giugno 2008

NEW YORK. AL CHELSEA MARKET LA SETTIMANA DEDICATA AI PRODOTTI DELLA ZONA IONICA DELLA PUGLIA

È iniziata ieri al Chelsea Market a Manhattan la settimana del Salento a New York, la prima delle due iniziative promozionali (l'altra si terrà a Washington) per far conoscere le produzioni d'eccellenza del distretto agroalimentare dell'area jonica-salentina: vino e olio.Il programma della settimana salentina era stato illustrato alla stampa mercoledì dalla delegazione economica e istituzionale ospitata all'Ice dal direttore Aniello Musella, composta da Lorenzo Cirasino assessore allo Sviluppo economico della Provincia di Brindisi, Maurizio Mazzeo responsabile dell'Ufficio Unico, Giuseppe Laddomada sindaco di Crispiano, Claudio Pezzuto sindaco di Cellino S. Marco, Franco Catapano della Confederazione agricoltori, Francesco Carbone della Coldiretti e Damiano Petruzzella responsabile del progetto di promozione.Per quanto riguarda il vino, da ricordare che in Puglia si stimano 40 vigneti autoctoni, 25 Doc, di cui 9 nell'area jonico-salentina caratterizzata da una vocazione vitivinicola particolarmente accentuata con una tradizione millenaria nella produzione di vini di qualità. Nel settore dell'olio la Puglia poi è regina, con la sua produzione annua di 250 mila tonnellate, di cui il 40 per cento extravergine. La regione sviluppa il 13 per cento della produzione olivicola mondiale, classificandosi al primo posto in termini di volume e qui l'Unione europea ha riconosciuto 5 Dop, di cui 3 nell'area jonico-salentina."L'internazionaliz-zazione delle imprese pugliesi credo sia lo scoglio maggiore da superare" spiega Damiano Petruzzella ad America Oggi. "Stiamo parlando di una regione del sud Italia in cui, tranne poche eccezioni, la maggior parte delle aziende deve ancora fare esperienza sui mercati internazionali e quindi il primo approccio, è importante, anche dal punto di vista organizzativo". La delegazione ha portato all'esposizione newyorkese trenta aziende che sono pronte a fare il salto di qualità oltreoceano. "Sono aziende dell'eccellenza del nostro territorio che presenta circa 800 oleifici e altrettante cantine: quindi sono uno spaccato già pronto per poter affrontare questo importante mercato degli Stati Uniti".La scelta di andare ad operare sul vasto territorio a stelle e strisce e sul mercato della Russia - sottolinea Petruzzella - è stata fatta in base a quelli che sono i trend di crescita delle esportazioni. "La Russia - precisa - è stata una scommessa, perché è un mercato in espansione, ancora in stato embrionale, però con fortissima capacità di crescita".Il problema della sottovalutazione del dollaro rispetto al cambio con l'euro si fa sentire anche sulle esportazioni. "Certo, il trenta per cento di differenza crea molti problemi, da considerare anche l'aumento del costo del petrolio che incrementa i costi di trasporto e questo rappresenta sicuramente un grosso limite. In Italia in questi giorni tutti i settori produttivi sono molto preoccupati". Troppa calca al Fancy Food Show che si svolgerà a New York a fine mese. I responsabili del progetto hanno invece scelto un percorso più personaliz-zato. "Perché dentro al Fancy Food ci sta tutto il mondo e noi siamo ancora piccoli e poco conosciuti. Abbiamo preferito concentrare l'attenzione prima del Fancy Fodd, in modo da iniziare un percorso che, magari il prossimo anno, ci farà essere presenti. Questo è solo il primissimo passo".Denso il calendario degli appuntamenti della delegazione che già mercoledì aveva avuto un incontro con Franco De Angelis direttore esecutivo della Italy America Chamber of Commerce. Ieri al Chelsea Market si è svolto un workshop organizzato dalla Confederazione Imprenditori Italiani nel Mondo moderato dal giornalista Andrea Fiano corrispondente di Milano Finanza. Nel pomeriggio, nel padiglione BuonItalia si è svolto un incontro con buyer, ristoratori e importatori, seguito dalla visita a Park Avenue al console generale Francesco Talò.Oggi presso l'Ice si svolgerà un seminario - riservato agli addetti ai lavori - sulle modalità di approccio del mercato Usa dal punto di vista commerciale, cui seguirà al padiglione BuonItalia al Chelsea Market una degustazione dei prodotti dell'area jonica-salentina aperta al pubblico. Da lunedì la delegazione si trasferirà a Washington per una due giorni di degustazioni al Teatro Goldoni Restaurant e martedì avrà un incontro con l'ambasciatore Giovanni Castellaneta e con funzionari statunitensi della Dogana e dell'associazione di importatori di bevande.
Fonte: Inform

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